Ci si liberò di furgoni vecchi e impolverati e di personale non sempre adeguato: finalmente potevamo lavorare con materiale nostro su tutto il servizio, assumendoci responsabilità piene e pieni meriti.
Nel 1997, ci trasferimmo a due passi da piazza Conciliazione, in via XXIV Maggio. Nel giro di pochi mesi, dopo molto pane duro, la mole di lavoro raddoppiò. Forse qualcosa era davvero mutato o forse il modo di lavorare della nostra Impresa di Onoranze Funebri iniziava a essere apprezzato.
Mutando così improvvisamente la nostra realtà, cambiarono anche i ruoli all’interno dell’impresa. Da factotum 24 ore al giorno, papà si trasformò in fantastico uomo di pubbliche relazioni, abilissimo nello stringere un rete ramificata di contatti.
A me toccò lavorare un po’ di più, ma le soddisfazioni erano tali e tante che fu solo un piacere prendere il posto di papà in ufficio, lasciandogli la più totale libertà di azione e liberandolo dal vincolo che per molti anni lo aveva tenuto legato a queste quattro mura.
Cosi, nelle pause del nostro lavoro, papà poté dedicarsi al suo hobby preferito, la pesca, passando i pomeriggi seduto in riva al Lambro o sul lago di Como. Beninteso, sempre con il cellulare a portata di mano, tra ami e galleggianti, casomai dovesse capitare un servizio.
In alternativa, portava a spasso i nipoti, altra meraviglia che si era meritato dopo sessant’anni di sacrifici.
Questa storia finì la sera di Pasquetta del 2008, quando un infarto ce lo portò via così, senza dire niente.
Ciò che continua oggi in Corso Italia 11 a Desio è un'altra storia, comunque basata sul medesimo serio e continuo impegno, nel solco del suo insegnamento.
Massimiliano